About

Biography
Marco Bacoli è nato nel 1990 a Sassocorvaro in provincia di Pesaro e Urbino. Ha iniziato i suoi studi all'Istituto Statale d'Arte di Urbino nella sezione "Cinema di animazione e fumetto"; si è diplomato nel 2009. Laureato nel 2016 in Arti Visive contemporanee all’Accademia di Belle Arti di Urbino, attualmente vive e lavora a Torino. Ha partecipato a diverse mostre collettive tra cui “Fuori Uso – Avviso di garanzia” curata da Giacinto Di Pietrantonio e Simone Ciglia (Pescara 2016); “Nutrimentum” curata da Umberto Palestini (Urbino, Civitella del Tronto 2015); “Saxum” a cura di Antonio Sorace e Andreina De Tomassi (S. Anna del Furlo 2017); “Incroci” curata da Lucia Camela (Casa Sponge, Pergola 2020); “Il cuore dell’arte per le Marche” curata da Casa Sponge e Museo Tattile Omero (Consorzio Loretello, Ancona 2020); “Home Shut Home” curata da Linda Fossati; “Non ti scordar di me” a cura di Giulia Perugini (Bagni Pubblici Agliè Torino 2021); “Abbiamo invitato un pò di artisti nello Spazio” a cura di Osservatorio Futura (Torino 2021)
Statement
Il mio lavoro parte dalla creazione di un collage di immagini provenienti dal web, da riviste e da un archivio di fotografie.
Raccolto questo materiale inizio a progettare e a comporre immagini che creano un ambiente unico in cui realtà provenienti da “mondi” diversi convivono nello stesso spazio creando una nuova dimensione.
Il lavoro nasce sempre da una matrice fotografica per mantenere un contatto con la realtà utile alla costruzione del dipinto.
Utilizzo il medium della pittura ad olio come un filtro soggettivo che aggiungo alla realtà tecnica e oggettiva del mezzo fotografico. Tramite il filtro mentale che la pittura può manifestare, intendo rendere visibile una realtà interiore e soggettiva che mantiene però uno stretto rapporto con l’oggettività del quotidiano.
Con queste composizioni descrivo una quotidianità che presenta figure dall’identità ambigua congelate in un tempo indefinito, impegnate in azioni apparentemente banali nei loro spazi abitativi.
Sono interessato ad una condizione di ambiguità e assenza di personalità chiara dei protagonisti di questi possibili spazi abitativi perché in essa ogni possibile spettatore può riconoscersi o potenzialmente identificarsi. È Come se l’assenza di definizione di questi soggetti e del loro habitat manifestasse in realtà una intima condizione di isolamento o incomunicabilità col mondo esterno. Intendo in questa maniera instaurare un dialogo intimo tra lo spettatore e questa realtà altra.
My work starts from a photographic matrix which I use to keep contact with reality.
I set up real photographic sets that are essential for the realization of my paintings. I use the medium of oil painting as if it were a filter, that I apply to the technical and objective reality of photography.
Through this mental filter that only painting can show, I intend to make visible an inner reality that goes through the human being during his daily life.
In my works, especially in the most recent, individuals with ambiguous identities appear, frozen in an indefinite instant of time. They appear occupied in actions apparently irrelevant.
I am interested in a condition of ambiguity and absence of clear personality of the protagonists of these possible living spaces. Each spectator can potentially identify himself on it.
It is as if the absence of definition of these individuals actually shows an intimate condition of isolation and lack of communication with the outside world.
My aim is to establish an intimate dialogue between the spectator and this other reality.
